Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 71 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:71SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive deve essere notificato al proprietario dell'immobile, in quanto titolare della disponibilità del bene e quindi in grado di ottemperare all'ordine di ripristino, senza che l'Amministrazione procedente abbia l'onere di effettuare complessi accertamenti sui rapporti interprivati che abbiano inciso sulla disponibilità del bene. L'ordine di demolizione è legittimo anche in assenza di un previo accertamento del responsabile dell'abuso, essendo sufficiente l'accertamento dell'esistenza di opere realizzate senza il prescritto titolo edilizio. La mancata adozione di un ulteriore ordine di sospensione dei lavori relativamente alla prosecuzione di opere abusive non inficia la legittimità del provvedimento di demolizione, in quanto tale ordine assolve ad una funzione cautelare a tutela dell'interesse pubblico, senza incidere sulla posizione soggettiva del destinatario, che non può non avere consapevolezza del carattere abusivo delle opere. Il provvedimento sanzionatorio di demolizione di opere abusive non richiede una particolare motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale, essendo sufficiente la mera descrizione e rappresentazione del carattere illecito dell'opera realizzata, in quanto l'interesse pubblico al ripristino dell'ordine edilizio violato è in re ipsa e predeterminato dalla legislazione vigente in materia, senza che possa ammettersi l'esistenza di un affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva. L'estensione dell'area da acquisire gratuitamente al patrimonio comunale in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione può essere determinata fino a dieci volte la superficie dell'abuso, senza necessità di un ulteriore provvedimento che disponga l'acquisizione, essendo tale previsione contenuta nel medesimo provvedimento di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/01/2022

N. 00071/2022 REG.PROV.COLL.

N. 08343/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8343 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via Pasubio, 15, e proseguito dagli eredi ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi unitamente e disgiuntamente dagli Avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) ed elettivamente domiciliati presso il loro studio sito in Roma, Via Pasubio n. 15;

contro

Comune di Roma ora Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, via Te…

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