Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46577 del 11 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:46577PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la condotta del soggetto agente mira all'attuazione di una pretesa non tutelabile davanti all'autorità giudiziaria, a prescindere dall'intensità e dalla gravità della violenza o della minaccia utilizzate. La minaccia può essere anche implicita, purché idonea a incutere timore nella vittima. L'aggravante del metodo mafioso si applica quando il soggetto agente si avvale delle condizioni di assoggettamento e di omertà derivanti dal vincolo associativo, a prescindere dalla formale imputazione o condanna per il reato di associazione di tipo mafioso. Ai fini della configurabilità di tale aggravante, è sufficiente che la vittima abbia avvertito l'intimidazione derivante dalla notoria appartenenza o contiguità dell'agente a un gruppo camorristico. La mancata imputazione per il reato di usura dell'originario creditore non esclude la sussistenza del reato di estorsione, qualora il soggetto agente subentri nel credito al fine di recuperarlo con modalità illecite. La valutazione della credibilità della parte lesa e l'apprezzamento del compendio probatorio rientrano nel libero convincimento del giudice di merito, il cui giudizio non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1329/16 della Corte d'appello di Napoli, 2 sezione penale, del 10.02.2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Margherita B. Taddei;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. Baldi Fulvio, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;
udito per le parti civili (OMISSIS) e (OMISSIS) e (OMISSIS) l…

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