Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9218 del 7 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:9218PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la credibilità soggettiva e l'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni della persona offesa in un reato di natura sessuale, è tenuto a un esame particolarmente attento e rigoroso, dovendo verificare con adeguata motivazione la coerenza e linearità del racconto, l'assenza di contraddizioni o elementi di sospetto, nonché l'eventuale presenza di riscontri esterni che ne confermino la genuinità, pur senza che sia necessaria la sussistenza di elementi di prova diversi dalle sue stesse affermazioni. Tale principio, che trova applicazione sia in sede di merito che cautelare, impone al giudice di escludere ogni possibile interferenza sulla genuinità delle dichiarazioni della persona offesa derivante dal suo naturale interesse di parte, specie se costituita parte civile, attraverso un'approfondita indagine sulla credibilità soggettiva ed oggettiva del suo racconto. Ciò vale a maggior ragione quando l'oggetto del giudizio sia costituito da reati in materia sessuale, caratterizzati dalla frequente assenza di elementi di prova diversi dalle affermazioni della vittima. Il giudice, pertanto, è tenuto a una motivazione particolarmente rigorosa e stringente nel valutare la deposizione della persona offesa, senza che possa ritenersi sufficiente un mero richiamo acritico a precedenti pronunce, dovendo invece esplicitare in modo adeguato gli elementi oggettivi posti a fondamento del giudizio di attendibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. MOCCI Mauro - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza dell'8/7/2014 della Corte di appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MENGONI Enrico;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. BALDI Fulvio, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza…

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