Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14318 del 26 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:14318PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il sequestro preventivo di beni intestati fittiziamente a soggetto collegato ad associazione mafiosa è legittimo quando risulti che il soggetto si sia prestato a figurare come intestatario al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale, agevolando in tal modo l'attività dell'associazione criminale, anche in assenza di consapevolezza del dolo specifico di favoreggiamento, essendo sufficiente la situazione di ignoranza colpevole. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il sequestro preventivo di beni intestati fittiziamente a soggetto collegato ad associazione mafiosa è legittimo quando risulti che il soggetto si sia prestato a figurare come intestatario al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale, agevolando in tal modo l'attività dell'associazione criminale, anche in assenza di consapevolezza del dolo specifico di favoreggiamento, essendo sufficiente la situazione di ignoranza colpevole. Il Tribunale può desumere tale collegamento da elementi quali: la mancanza di capacità reddituale e di dichiarazioni dei redditi del soggetto intestatario, l'assenza di credibilità della provenienza dei mezzi finanziari da parte di terzi, il rinvenimento di documentazione relativa a ditte riconducibili al soggetto collegato all'associazione mafiosa, il mutamento repentino della titolarità delle quote societarie dopo l'adozione di provvedimenti cautelari nei confronti del soggetto collegato. L'aggravante di agevolazione di attività mafiosa può trovare applicazione anche nei confronti del concorrente che non sia consapevole della finalizzazione dell'azione delittuosa a vantaggio dell'associazione, essendo sufficiente la situazione di ignoranza colpevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2171/2011 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 28/11/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis))RO CAIAZZO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RILEVATO IN FATTO

Con ordinanza in data 28.11.2011 il Tribunale del riesame di Napoli confermava il decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Napoli in …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.