Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34564 del 29 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:34564PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., richiede la prova di un rapporto di stabile e organica compenetrazione del soggetto con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione dei comuni fini criminosi, e non può limitarsi alla mera contiguità o disponibilità occasionale nei confronti di singoli associati. La messa a disposizione dell'organizzazione criminale, rilevante ai fini della prova dell'adesione, deve essere incondizionatamente rivolta al sodalizio e di natura ed ampiezza tale da dimostrare l'adesione permanente e volontaria ad esso per ogni fine illecito suo proprio. Sul piano probatorio, la partecipazione può essere desunta da indicatori fattuali dai quali, sulla base di attendibili regole di esperienza attinenti propriamente al fenomeno della criminalità di stampo mafioso, possa logicamente inferirsi l'appartenenza del soggetto al sodalizio, purché si tratti di indizi gravi, precisi e concordanti, come i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia", idonei senza alcun automatismo probatorio a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/03/2019 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPOZZI ANGELO;
sentite le conclusioni del PG Dott. ANIELLO ROBERTO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) del foro di TARANTO che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Lecce, a seguito di istanz…

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