Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33437 del 29 agosto 2012

ECLI:IT:CASS:2012:33437PEN

Massima

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La pericolosità sociale del soggetto, ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale, deve essere accertata dal giudice di merito sulla base di elementi oggettivi e verificabili, senza alcuna pregiudizialità rispetto all'esito di eventuali procedimenti penali a carico dell'interessato. Il giudizio prognostico sulla probabilità della futura commissione di reati può fondarsi su precedenti penali, sottoposizione a misure di prevenzione, commissione di nuovi reati anche se solo tentati, nonché su ogni altra circostanza sintomatica di un'attuale e concreta pericolosità sociale, purché valutata in modo logico e privo di vizi. Il giudice della prevenzione gode di autonomia decisionale rispetto al giudice penale, potendo utilizzare elementi fattuali emersi in altri procedimenti, a prescindere dalle conclusioni ivi raggiunte, sempre che ne abbia effettuato un puntuale esame critico in funzione del giudizio di pericolosità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 9/2011 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 27/07/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

lette le conclusioni del PG Dott. SALVI Giovanni il quale ha chiesto venga l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il 27 luglio 2011 la Corte d'appello di Cagliari confermava il decreto con il quale il Tribunale della stess…

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