Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19516 del 18 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:19516PEN

Massima

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Il possesso di un bene proveniente da furto, in assenza di giustificazioni plausibili da parte dell'imputato, integra il reato di ricettazione, anche qualora il furto sia avvenuto lo stesso giorno del rinvenimento del bene sulla persona dell'imputato. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, non è tenuto a dare rilievo a generiche giustificazioni addotte dall'imputato, se non supportate da elementi di prova specifici e adeguatamente allegati nel ricorso, essendo onere del ricorrente fornire alla Corte di Cassazione gli atti processuali necessari per apprezzare la fondatezza delle doglianze. La mancata allegazione di tali elementi determina l'inammissibilità del ricorso per carenza di specificità dei motivi, non potendo la Corte di legittimità sopperire d'ufficio a tale lacuna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GU. Ma. n. a (OMESSO);

avverso la sentenza n. 346/2010 della Corte d'Appello di Ancona in data 23.2.1010;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere dott.ssa Giovanna VERGA;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. GALATI Giovanni il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Co…

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