Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 25908 del 15 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:25908CIV

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la decisione di merito impugnata, è tenuto a verificare la correttezza e la congruità della motivazione adottata dal giudice di appello, senza poter riesaminare nel merito gli elementi di fatto già considerati dai giudici di merito. La motivazione della sentenza di secondo grado deve esplicitare gli elementi essenziali a rendere chiaro il percorso argomentativo che fonda la decisione, senza che il giudice di legittimità sia tenuto a confutare tutte le argomentazioni svolte dalla parte, essendo sufficiente il riferimento alle ragioni in fatto e in diritto ritenute idonee a giustificare la soluzione adottata, tenuto conto dei motivi esposti con l'atto di appello. Il giudizio di legittimità non costituisce un ulteriore grado di merito in cui sottoporre a nuova valutazione gli elementi di fatto già considerati dai giudici di merito, al fine di pervenire a una diversa decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 1

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Presidente

Dott. RAGONESI Vittorio - rel. Consigliere

Dott. GENOVESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCALDAFERRI Andrea - Consigliere

Dott. ACIERNO Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 29153-2014 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliata in ROMA PIAZZA CAVOUR, presso la CORTE DI CASSAZIONE, rappresentata e difesa dall'Avvocato (OMISSIS), giusta procura a margine del ricorso;
- ricorrente -
contro
(OMISSIS);
- intimato -
avverso la sentenza n. 3149/2014 della CORTE D'APPELLO di NAPOLI, emessa il 14/05/2014 e depositata il 08/07/2014;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 16/09/2016 dal Consigliere Relatore…

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