Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza sindacale di rilascio di un alloggio occupato abusivamente, afferma che l'esigenza di sgombero dell'alloggio potrà essere soddisfatta attraverso l'uso degli ordinari poteri di cui l'Amministrazione dispone, segnatamente mediante l'ordinanza prevista dall'art. 24 del regolamento regionale n. 1 del 2004 e il relativo procedimento esecutivo, anche con il ricorso alla forza pubblica. Pertanto, il Tribunale ritiene che il Sindaco non possa ricorrere all'ordinanza contingibile e urgente ex art. 54 del D.lgs. n. 267/2000 per ordinare il rilascio di un alloggio abusivamente occupato, in quanto tale strumento straordinario non risulta giustificato dalla sussistenza dei presupposti di contingibilità e urgenza. Inoltre, il Tribunale dichiara improcedibile il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto il Comune ha successivamente notificato alla ricorrente la diffida e il decreto di rilascio dell'alloggio ai sensi dell'art. 24 del regolamento regionale, dando così esecuzione all'ordinanza cautelare emessa in precedenza. Infine, il Tribunale condanna il Comune al pagamento delle spese processuali in favore della ricorrente, in applicazione del principio della soccombenza virtuale.