Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42391 del 21 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:42391PEN

Massima

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La provocazione dell'offeso, anche se non integra gli estremi di un illecito civile o penale, può escludere la punibilità per ingiuria o diffamazione qualora sia lesiva di regole comunemente accettate nella civile convivenza. Il giudice deve valutare attentamente le circostanze del caso concreto, senza limitarsi a considerare solo la gravità delle espressioni utilizzate dall'imputato, ma anche il contesto in cui si sono svolti i fatti e l'eventuale condotta provocatoria della persona offesa, anche se questa non ha assunto connotati di illiceità penale. Inoltre, il giudice deve motivare in modo adeguato e coerente le ragioni per le quali ritiene di escludere o meno l'applicazione della causa di non punibilità della provocazione, senza contraddizioni rispetto alle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 05/05/2014 dal Tribunale di Palermo;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Paolo Micheli;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito per la ricorrente l'Avv. (OMISSIS), il quale ha concluso chiedendo l'…

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