Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46413 del 9 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:46413PEN

Massima

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Il danneggiamento di un bene esposto alla pubblica fede, anche se di lieve entità, integra il reato di danneggiamento aggravato, non essendo sufficiente a escludere la rilevanza penale della condotta la mancanza di esposizione alla pubblica fede, atteso che il bene danneggiato era parcheggiato in una via pubblica, usata da una molteplicità di persone. Inoltre, il carattere abituale della condotta, emerso dall'istruttoria dibattimentale, esclude l'applicabilità della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p., non potendosi considerare la condotta dell'imputato come di particolare tenuità. La valutazione della prova testimoniale, che ha costituito il principale elemento di riscontro della responsabilità dell'imputato, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione non è sindacabile in sede di legittimità, se non per manifesta illogicità o irragionevolezza. Pertanto, il danneggiamento di un bene esposto alla pubblica fede, anche se di lieve entità, integra il reato di danneggiamento aggravato, non essendo sufficiente a escludere la rilevanza penale della condotta la mancanza di esposizione alla pubblica fede, atteso che il bene danneggiato era parcheggiato in una via pubblica, usata da una molteplicità di persone. Inoltre, il carattere abituale della condotta, emerso dall'istruttoria dibattimentale, esclude l'applicabilità della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p., non potendosi considerare la condotta dell'imputato come di particolare tenuità. La valutazione della prova testimoniale, che ha costituito il principale elemento di riscontro della responsabilità dell'imputato, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione non è sindacabile in sede di legittimità, se non per manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI M. - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (OMISSIS);
avverso la sentenza 317/16 della Corte d'appello di Potenza, del 20.05.2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Margherita B. Taddei;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. Cuomo Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputata l'avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'avv. (OMISSIS) che ha insistito …

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