Il rilascio dell'autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, quale l'energia eolica, è soggetto a una procedura semplificata e accelerata, in cui la Regione svolge un ruolo centrale nel coordinamento e nella conclusione del procedimento, acquisendo i pareri e le valutazioni delle diverse amministrazioni competenti. Tale procedura, disciplinata dall'art. 12 del D.Lgs. n. 387/2003, mira a promuovere lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, in attuazione della normativa comunitaria, riconoscendo alle opere per la realizzazione di tali impianti il carattere di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza. Nell'ambito di tale procedimento, la Regione è tenuta a verificare la conformità del progetto alle normative vigenti in materia di tutela dell'ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, raccogliendo i pareri favorevoli delle amministrazioni competenti. Il Comune nel cui territorio è prevista la realizzazione dell'impianto, pur essendo titolare di un interesse pubblico coinvolto, non ha necessariamente diritto a partecipare alla conferenza di servizi, se l'intervento non ricade nel proprio territorio, ma in quello di altro Comune limitrofo. Ciò in quanto la competenza regionale si estende alle opere connesse e alle infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio dell'impianto, purché localizzate nell'ambito del territorio regionale e non trascendenti la dimensione locale. Pertanto, il rilascio dell'autorizzazione unica da parte della Regione, all'esito di un procedimento che ha visto il coinvolgimento delle amministrazioni competenti e la verifica della conformità del progetto alle normative vigenti, non può essere sindacato in sede giurisdizionale, in assenza di specifiche e comprovate censure tecniche in grado di confutare gli accertamenti e le valutazioni compiuti in sede procedimentale.