Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30164 del 28 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:30164PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le espressioni minacciose e offensive pronunciate dal coniuge nei confronti dell'altro, anche in un contesto conflittuale pregresso, integrano il reato di minaccia, in quanto la carica intimidatoria delle parole non può essere sminuita o depotenziata dal pregresso contesto di conflittualità, che anzi può esaltarne l'efficacia a causa del livore che anima l'autore. Pertanto, il giudice non può applicare la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 34 del d.lgs. n. 274/2000, in quanto le espressioni minacciose e offensive, per la loro gravità, non rientrano in tale previsione normativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato L. Presidente del 16/06/2 -

Dott. AMATO Alfonso rel. Consigliere SENTE -

Dott. SCALERA Vito Consigliere N. 1 -

Dott. VESSICHELLI Maria Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo Consigliere N. 34668/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. GU. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 212/2007 GIUDICE DI PACE di RHO, del 13/04/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALFONSO AMATO;

udito il P.G. in persona del Dott. SALZANO Francesco che ha concluso per il …

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