Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5700 del 10 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:5700PEN

Massima

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Il possesso di un bene di provenienza delittuosa, di cui non si sia in grado di fornire una plausibile giustificazione, costituisce prova sufficiente dell'elemento soggettivo del reato di ricettazione, in quanto rivelatrice della volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. Ai fini della configurabilità del reato di ricettazione, la prova dell'elemento soggettivo può essere raggiunta anche sulla base dell'omessa o non attendibile indicazione della provenienza della cosa ricevuta, in quanto tale condotta è sicuramente rivelatrice della volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. Il giudice di merito può desumere l'esistenza dell'elemento soggettivo del reato di ricettazione anche dalla contumacia dell'imputato, qualora questi non fornisca una plausibile giustificazione del possesso del bene di provenienza delittuosa. Il controllo della motivazione in sede di legittimità è limitato alla verifica dell'esistenza e della coerenza logica della stessa, senza poter sindacare la diversa valutazione degli elementi probatori operata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Am. Pi. (n. il (OMESSO));

avverso la sentenza della Corte di Appello di Reggio Calabria in data 9.11.2004;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)) il quale ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.

OSSERVA

1. Con sentenza depositata in data 15.11. 2004 la Corte di Appello d…

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