Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4279 del 3 febbraio 1994
ECLI:IT:CASS:1994:4279PEN
Massima
Massima ufficiale
Quando i gravi indizi che consentono l`adozione di misure cautelari personali consistono nelle dichiarazioni accusatorie rese da testimoni, coimputati ed imputati di reati connessi, i riscontri non si esauriscono nelle prove autonome relative alla sussistenza del fatto ed alla riferibilita` dello stesso all`indagato, ma si identificano in qualsiasi elemento intrinsecamente idoneo a confermare almeno una parte del contenuto di una delle chiamate in correita`. Ne deriva che riscontri processualmente utilizzabili sono anche le ulteriori chiamate in correita`, le quali, proprio perche` riferibili a fonti diverse, possono collocarsi su livelli probatori propri di qualsiasi altro elemento idoneo a verificare la verosimiglianza e la fondatezza di un`accusa. Tali indizi valgono allo stato degli atti della fase di indagine; fornire adeguata tutela contro il rischio di un perverso sovrapporsi circolare di accuse e` precipuo compito del giudice dibattimentale, che puo` utilizzare l`intero quadro probatorio formato nel corso della completata indagine. da vedere: Sen 21/12/1993 4396 sez 1 Pen Sen 03/12/1993 4843 sez 1 Pen Sen 02/07/1993 1814 sez 1 Pen Sen 13/08/1993 1709 sez 3 Pen
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