Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37710 del 5 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:37710PEN

Massima

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Il giudice di appello, nel valutare la richiesta di sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere, non è tenuto a riesaminare la sussistenza delle condizioni legittimanti il provvedimento restrittivo, ma deve limitarsi a verificare che l'ordinanza impugnata sia giuridicamente corretta e adeguatamente motivata in relazione all'eventuale allegazione di nuovi fatti, preesistenti o sopravvenuti, idonei a modificare apprezzabilmente il quadro probatorio o ad escludere la sussistenza di esigenze cautelari. L'esercizio della facoltà di non collaborare non può essere valorizzato positivamente ai fini della modifica della misura, così come l'incensuratezza e il comportamento tenuto dall'imputato al momento dei fatti, essendo tali elementi già stati valutati in sede di applicazione della misura cautelare. Analogamente, la situazione personale e familiare dell'imputato, se preesistente al reato, non può di per sé determinare l'attenuazione delle esigenze cautelari, in assenza di una specifica dimostrazione del suo effettivo rilievo ai fini della modifica della misura. Il giudice di appello, pertanto, non è tenuto a riesaminare globalmente il quadro cautelare, ma deve limitarsi a verificare la correttezza della motivazione in relazione agli elementi di novità dedotti, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. COSTANTINI Anton - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/05/2022 del Tribunale del riesame di Roma;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del ((omissis)), che ha richiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), per il tramite del patrocinio difensore, ricorre avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma, che in sede di appello ex articolo 310 c.p.p., ha confe…

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