Cassazione penale Sez. III sentenza n. 22452 del 24 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:22452PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La custodia cautelare in carcere, quale misura restrittiva della libertà personale, può essere disposta dal giudice soltanto quando ogni altra misura cautelare meno afflittiva risulti inadeguata a tutelare le esigenze cautelari nel caso concreto. Il giudice è tenuto a motivare in modo specifico e concreto le ragioni per le quali le misure alternative, come gli arresti domiciliari, gli obblighi o divieti di dimora, l'allontanamento dalla casa familiare, non sarebbero sufficienti a soddisfare le esigenze cautelari, nel rispetto dei principi costituzionali di adeguatezza, proporzionalità e minor sacrificio della libertà personale, anche in relazione ai reati a sfondo sessuale. La motivazione non può limitarsi ad affermazioni generiche sulla gravità del fatto e sulla personalità dell'indagato, ma deve individuare puntualmente le ragioni per cui le misure meno afflittive sarebbero inidonee nel caso concreto. Il giudice deve altresì valutare tutti gli elementi prospettati dalla difesa, potenzialmente incidenti sull'adeguatezza della misura, come l'intervenuta inibizione allo svolgimento di attività professionali, l'assenza di precedenti analoghi fuori da determinati contesti, la possibilità di dimora in luoghi diversi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - est. Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS);

avverso l'ordinanza emessa il 29 gennaio 2012 dal tribunale del riesame di Napoli;

udita nella udienza in camera di consiglio del 9 maggio 2013 la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con l'ordinanza impugnata il tribunale del riesame di Napoli confermo' l'or…

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