Il provvedimento di aggravamento di una misura cautelare personale, disposto ai sensi dell'art. 299 c.p.p. in ragione del sopravvenire di nuovi elementi che incidono sulle esigenze cautelari, comporta l'obbligo per il giudice di procedere all'interrogatorio di garanzia della persona sottoposta alla nuova misura, ai sensi dell'art. 294 c.p.p., a prescindere dalla circostanza che la modifica sia stata adottata in sostituzione di una precedente misura meno afflittiva. Tale obbligo non può essere escluso sulla base della mera applicazione analogica dell'art. 276 c.p.p., comma 1-ter, che disciplina l'ipotesi di violazione delle prescrizioni inerenti la misura cautelare, atteso che la ratio sottesa all'interrogatorio di garanzia è quella di consentire all'indagato di fornire le proprie giustificazioni in relazione all'aggravamento della propria posizione cautelare. Pertanto, il giudice che dispone l'aggravamento della misura cautelare ai sensi dell'art. 299 c.p.p. è tenuto a procedere all'interrogatorio di garanzia, salvo che non ritenga che le esigenze cautelari siano talmente gravi e impellenti da giustificare l'omissione di tale adempimento, in ossequio ai principi di cui agli artt. 24 e 111 Cost. in tema di diritto di difesa e di giusto processo.