La revoca di un provvedimento amministrativo ampliativo ad efficacia durevole, quale la concessione di agevolazioni finanziarie, è legittima solo se sussistono concomitanti presupposti: 1) l'accertata illegittimità originaria del provvedimento; 2) la sussistenza di un concreto ed attuale interesse pubblico che ne giustifichi l'adozione; 3) l'esercizio del potere di revoca entro un termine ragionevole; 4) l'adeguata comparazione tra l'interesse pubblico alla rimozione dell'atto e la posizione soggettiva del privato che ha maturato un legittimo affidamento sulla conservazione del beneficio ottenuto. In assenza di tali presupposti, il provvedimento di revoca è illegittimo, in quanto viola il principio di tutela dell'affidamento e del legittimo esercizio del potere amministrativo. La revoca di un provvedimento amministrativo ampliativo, come la concessione di agevolazioni finanziarie, è legittima solo se sussistono concomitanti presupposti: l'accertata illegittimità originaria, la sussistenza di un concreto interesse pubblico, l'esercizio entro un termine ragionevole e l'adeguata comparazione con l'affidamento del privato. In difetto, il provvedimento di revoca è illegittimo per violazione del principio di tutela dell'affidamento.