Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5392 del 7 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:5392PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, mediante la falsa attestazione di fatti di cui il pubblico ufficiale ha conoscenza diretta in ragione del suo ufficio, integra il reato di cui all'art. 479 c.p., a prescindere dalla natura discrezionale o vincolata dell'attività svolta. Tuttavia, ai fini della valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 274 c.p.p., assume rilievo la valutazione prognostica sulla concreta e attuale possibilità di reiterazione del reato, che deve essere effettuata tenendo conto di tutti gli elementi sopravvenuti, come le dimissioni dell'indagato e il commissariamento dell'ente, i quali, unitamente alla risalenza nel tempo dell'unico episodio contestato, possono escludere il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. DI NICOLA T. Paola - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - rel. Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 5 agosto 2022 dal Tribunale di Roma;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TRIPICCIONE Debora;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Lettieri Nicola, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udite le richieste del difensore, avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN…

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