La revisione della patente di guida può essere disposta dall'Autorità competente in presenza di circostanze fattuali che ingenerino dubbi sulla persistenza, in capo al titolare, dei requisiti psicofisici o dell'idoneità tecnica necessari per condurre veicoli in sicurezza, senza che sia necessario l'accertamento di una specifica violazione o l'applicazione di una sanzione. Il provvedimento di revisione, pertanto, ha carattere cautelare e discrezionale, essendo rimessa all'Amministrazione la valutazione circa l'insorgenza di tali dubbi, anche sulla base di una cognizione sommaria dei fatti, come nel caso di una circolazione contromano che crei pericolo per la sicurezza della circolazione stradale. L'assenza di una formale contestazione della violazione, ai sensi degli artt. 200 e 201 del Codice della Strada, non inficia la legittimità del provvedimento di revisione, in quanto tale circostanza può rilevare solo in sede di impugnazione del verbale di accertamento, ma non incide sulla validità del provvedimento di revisione adottato dall'Autorità competente per tutelare la sicurezza della circolazione.