Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21140 del 19 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:21140PEN

Massima

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La remissione tacita della querela, ai sensi dell'art. 152 c.p., non può essere desunta dalla sola mancata comparizione del querelante all'udienza, nonostante l'avviso previamente notificatogli con l'avvertimento che la sua assenza sarebbe stata interpretata come remissione tacita. La remissione tacita della querela è prevista solo con riguardo alla remissione extraprocessuale, con comportamenti del tutto incompatibili con l'intenzione di persistere nella richiesta di punizione del colpevole. Il comportamento processuale del querelante, come la mancata presentazione all'udienza, non può costituire espressione dell'intento di remissione dell'istanza punitiva, in quanto il querelante non ha l'obbligo di comparire e la legge non ricollega alla sua assenza tale conseguenza. La giurisprudenza di legittimità è consolidata nel ritenere che la sola mancata presentazione all'udienza del querelante non possa essere considerata come remissione tacita della querela.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di TRIESTE;

nei confronti di:

1) BE. DU. N. IL (OMESSO);

2) B. V. N. IL (OMESSO);

3) GA. IO. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 14/04/2008 GIUDICE DI PACE di UDINE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FEDERICO RAFFAELLO;

Vista la requisitoria del Procuratore Generale presso questa Corte d…

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