Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1640 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:1640SENT

Massima

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La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il potere di annullamento da parte dell'amministrazione statale delle autorizzazioni paesaggistiche rilasciate dai comuni deve essere esercitato entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla ricezione dell'autorizzazione e della relativa documentazione, senza che rilevi la data di presentazione agli organi periferici. Tuttavia, l'amministrazione statale, nel procedere all'annullamento, è tenuta a motivare adeguatamente la propria decisione, non potendo limitarsi a denunciare la mancanza di motivazione dell'atto comunale, ove questo abbia comunque fatto riferimento a profili rilevanti ai fini della valutazione della compatibilità paesaggistica dell'intervento, come le dimensioni, la collocazione e l'impatto sul contesto ambientale. L'amministrazione statale non può inoltre sostituire la propria valutazione di merito a quella dell'amministrazione comunale, salvo che non ravvisi la violazione di specifiche disposizioni normative che precludono in modo assoluto la realizzazione dell'intervento. Ciò vale in particolare per gli interventi realizzati in epoca anteriore all'introduzione di vincoli di inedificabilità assoluta, per i quali la legge consente la sanatoria, ferma restando la necessità di una adeguata motivazione in ordine alla compatibilità paesaggistica. L'annullamento dell'autorizzazione comunale, ove viziato sotto il profilo motivazionale, comporta l'illegittimità derivata dell'atto comunale di annullamento della concessione edilizia in sanatoria.

Sentenza completa

N. 10546/1995
REG.RIC.

N. 01640/2012 REG.PROV.COLL.

N. 10546/1995 REG.RIC.

N. 10558/1995 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10546 del 1995, proposto da:
Farace Mario, Farace Domenico e Farace Michele, rappresentati e difesi, per mandati a margine dell’atto introduttivo del giudizio, dagli avv.ti Carmine, Emilio e Giovanni Ruotolo, con domicilio eletto in Napoli, alla via Cesareo Console, n. 3, presso lo studio dell’avv. Lucio de Luca;

contro

- Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Napoli, domiciliataria ex lege presso i suoi uffici in Napoli, via Diaz, n. 11
- Comune di Anaca…

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