Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11992 del 13 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:11992PEN

Massima

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Il provvedimento del Questore di applicare le prescrizioni di cui alla Legge n. 401 del 1989, art. 6, imponendo il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive e l'obbligo di presentazione e di firma, può essere convalidato dal Giudice per le indagini preliminari solo ove sussistano i presupposti di legge, ovvero la pericolosità sociale del soggetto e la gravità degli episodi in cui è stato coinvolto, debitamente motivati. Il Giudice non può apoditticamente ritenere tali requisiti senza adeguata considerazione delle deduzioni difensive, né può valorizzare elementi non rientranti tra quelli che consentono l'applicazione di tale misura restrittiva. Il venir meno dell'interesse alla decisione del ricorso per cassazione, sopraggiunto dopo la sua proposizione, esclude che alla declaratoria di inammissibilità consegua la condanna del ricorrente alle spese del procedimento e alla sanzione pecuniaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 147/2013 GIP TRIBUNALE di FIRENZE, del 18/05/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA RAMACCI;

lette le conclusioni del PG Dott. Viola A.P.; annulli l'ordinanza impugnata con rinvio al Tribunale di Firenze per nuovo esame e dichiari sospesa l'efficacia del provvedimento del Questore di Firenze in data 13/5/13 limitatamente all'obbligo di presentazione alla polizia.

RITENUTO IN FATTO

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