Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14307 del 16 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:14307PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale perde efficacia e l'interesse all'impugnazione viene meno quando l'imputato è stato rimesso in libertà, in quanto l'eliminazione del provvedimento pregiudizievole non determinerebbe una situazione pratica più vantaggiosa per l'impugnante rispetto a quella esistente al momento della decisione del gravame. Il requisito dell'interesse all'impugnazione deve sussistere non solo al momento della proposizione del ricorso, ma anche al momento della sua decisione, configurandosi in maniera immediata, concreta e attuale, in modo da rendere l'impugnazione idonea a costituire una situazione pratica più favorevole per l'imputato. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso un provvedimento cautelare personale è inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora l'imputato sia stato rimesso in libertà prima della decisione del gravame, non essendo più possibile ottenere un risultato pratico più vantaggioso attraverso l'eliminazione del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margheri - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 286/2011 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 14/04/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

sentite le conclusioni del PG Dott. T. Baglione, che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

Il 14 aprile 2011 il Tribunale di Catanzaro, costituito ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., rigettav…

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