Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12424 del 19 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:12424PEN

Massima

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Il falso commesso mediante autocertificazione, anche se accompagnato dall'esibizione di un documento di identità attestante una diversa nazionalità, non esclude la configurabilità del reato di falso ideologico, qualora tale documento sia diretto soltanto all'identificazione del soggetto e non alla verifica della cittadinanza, requisito richiesto per l'ottenimento di un beneficio pubblico. In tali casi, la mera presentazione della dichiarazione mendace, sfruttando il carattere fidefacente dell'autocertificazione e l'affidamento su di essa riposto dall'amministrazione erogante, integra gli elementi oggettivi e soggettivi del reato di truffa, a prescindere dal superamento o meno della soglia quantitativa prevista per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, atteso il carattere sussidiario e residuale di tale ultima fattispecie rispetto al reato di truffa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di VARESE;

nei confronti di:

1) ME. AR. FE. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 16/07/2007 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di VARESE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NUZZO LAURENZA;

lette le conclusioni del P.G. Dr. DI POPOLO Angelo, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata con trasmissione degli atti al giud…

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