Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza breve n. 386 del 2024

ECLI:IT:CGARS:2024:386SENB

Massima

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L'occupazione sine titulo di beni immobili appartenenti a privati da parte della pubblica amministrazione costituisce una situazione di fatto del tutto contrastante con quella di diritto, per cui l'amministrazione ha l'obbligo di tempestivamente adoperarsi per ripristinare una situazione di legalità. Il privato può pertanto legittimamente domandare o l'emissione del provvedimento di acquisizione sanante ai sensi dell'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, ovvero la restituzione del fondo con la sua riduzione in pristino. Sebbene tale norma non contempli espressamente un avvio del procedimento ad istanza di parte, il privato può comunque sollecitare la pubblica amministrazione ad avviare il relativo procedimento, essendo l'amministrazione tenuta a provvedere su tale istanza. L'inadempimento dell'obbligo di provvedere legittima il privato a esperire l'azione avverso il silenzio ex artt. 31 e 117 del Codice del processo amministrativo. L'esercizio del potere di acquisizione sanante da parte della pubblica amministrazione non può protrarsi indefinitamente nel tempo, poiché altrimenti l'inerzia si tradurrebbe in un illecito permanente. Pertanto, pur essendo tale potere rimesso alla discrezionalità dell'amministrazione, il suo esercizio deve avvenire entro un termine ragionevole, decorso il quale il privato può legittimamente chiedere la restituzione del bene occupato sine titulo, con la conseguente riduzione in pristino dello stato dei luoghi. L'occupazione illegittima da parte della pubblica amministrazione non può in alcun caso comportare l'acquisizione del fondo per usucapione, configurando piuttosto un illecito permanente ex art. 2043 c.c. che cessa solo in caso di restituzione, accordo transattivo, rinuncia, acquisizione sanante o usucapione, a condizione che ricorrano i presupposti stabiliti dalla giurisprudenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/05/2024

N. 00386/2024REG.PROV.COLL.

N. 00053/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.
sul ricorso numero di registro generale 53 del 2024, proposto dal
Comune di Maniace, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Cesare Santuccio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Salvatore Reale, Biagio Reale, Giuseppe Reale, Maria Pia Reale, Vittorio Reale e Angelo Reale, rappresentati e difesi dall'avvocato Sebastiano Astuto, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia sezione staccata d…

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