Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2666 del 17 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:2666PEN

Massima

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La legittima difesa, quale causa di giustificazione, richiede la sussistenza di una aggressione ingiusta, la necessità dell'azione difensiva e la proporzionalità tra l'offesa e la reazione, valutate in relazione alle circostanze concrete del caso. Anche in presenza di un'aggressione, l'azione difensiva non può eccedere i limiti della necessità, dovendo essere proporzionata all'offesa subita, tenuto conto delle condizioni personali dell'agente e della vittima. Pertanto, la valutazione della sussistenza della legittima difesa non può prescindere da un'attenta disamina di tutti gli elementi fattuali e probatori acquisiti, al fine di accertare se l'azione dell'agente, pur in risposta a un'aggressione, sia stata effettivamente necessaria e proporzionata. Analogamente, la sussistenza degli indizi di colpevolezza per il reato di minaccia, finalizzato a determinare la commissione del delitto di favoreggiamento personale, richiede una puntuale valutazione delle dichiarazioni testimoniali, anche ove queste appaiano in parte contraddittorie o volte a ridimensionare la portata delle condotte contestate, al fine di verificare se le stesse integrino comunque gli estremi della fattispecie. Infine, il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare, può essere desunto non solo dalla gravità del fatto, ma anche dalle condizioni personali dell'indagato, con particolare riferimento ai precedenti penali, che possono far ritenere concreto il rischio di una nuova attività delittuosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera Maria S - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1021/2012 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 06/07/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

sentite le conclusioni del PG Dott. E. Cesqui che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 6.7.2012 il Tribunale di Torino, costituito ex articolo 310 cod. proc. pen., ha rigettato gli appelli proposti da (OMISSIS)…

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