Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1645 del 2019

ECLI:IT:TARMI:2019:1645SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego di rilascio del permesso di soggiorno di lungo periodo, successivamente revocato dall'amministrazione in autotutela a seguito del riesame della fattispecie disposto dal giudice in sede cautelare, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente alla decisione di merito del ricorso, con conseguente declaratoria di improcedibilità dello stesso. Tale conclusione si fonda sul principio secondo cui il venir meno dell'interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento dell'atto impugnato, a seguito della sua rimozione da parte dell'amministrazione, comporta l'improcedibilità del ricorso, in applicazione dell'art. 35, comma 1, del Codice del processo amministrativo. Ciò in quanto il processo amministrativo, essendo volto alla tutela di situazioni giuridiche soggettive, presuppone la sussistenza di un interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento dell'atto impugnato, interesse che viene meno quando l'amministrazione abbia già provveduto a rimuovere l'atto contestato. In tali ipotesi, il giudice amministrativo non può pronunciarsi nel merito della controversia, ma deve limitarsi a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. La compensazione delle spese di lite tra le parti, in presenza di una revoca dell'atto impugnato determinata dalla valorizzazione di elementi almeno in parte non rappresentati ab origine all'amministrazione, costituisce un'applicazione del principio di equità processuale, in base al quale il giudice può derogare al criterio della soccombenza ove ricorrano giusti motivi.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/07/2019

N. 01645/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02874/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2874 del 2017, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, via ((omissis)) n. 7 e con domicilio pec come in atti;

contro

Ministero dell'Interno - Questura di Milano, in persona del Ministro legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, presso i cui uffici domicilia in Milano, via Freguglia, 1 e con domicilio pec come in atti;

per l'annullamento

previa sospensione

- del provvedimento nr.28499/2016 Imm., datato 24/04/2…

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