La localizzazione degli impianti di distribuzione di carburanti costituisce un mero adeguamento degli strumenti urbanistici in tutte le zone e sottozone del piano regolatore generale non sottoposte a particolari vincoli paesaggistici, ambientali ovvero monumentali e non comprese nelle zone territoriali omogenee A, salvo che l'intervento non sia ricompreso tra le "aree di opportunità" individuate dal Piano di razionalizzazione della rete di distribuzione carburanti adottato dal Comune, in attuazione dell'art. 2, comma 1, del D.Lgs. n. 32/1998, il quale, pur non costituendo variante urbanistica, integra e si sovrappone al Piano regolatore generale, consentendo l'installazione di tali impianti anche in zone con diversa destinazione urbanistica, purché non sottoposte a particolari vincoli. Pertanto, il mancato inserimento dell'area interessata dall'intervento tra le "aree di opportunità" del predetto Piano di razionalizzazione comporta l'assoggettamento dell'intervento alle prescrizioni dello strumento urbanistico generale, con la conseguente impossibilità di autorizzare l'impianto in zone non compatibili con la destinazione d'uso prevista, come nel caso di specie in cui l'area ricade in zona Fb - abitanti nel parco - non ricompresa tra le "aree di opportunità" del Piano di razionalizzazione. Inoltre, la disparità di trattamento rispetto ad altri impianti autorizzati nella medesima zona non può essere invocata per ottenere l'autorizzazione dell'intervento, in quanto l'adozione di atti favorevoli in favore di altri soggetti non può mai refluire in un vizio di legittimità dell'atto impugnato, ove quest'ultimo sia stato correttamente adottato nell'esercizio di attività vincolata.