Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27795 del 5 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:27795PEN

Massima

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Il reato di abuso di ufficio di cui all'art. 323 c.p. si consuma nel momento in cui l'agente, nell'esercizio delle sue funzioni pubbliche, intenzionalmente adotta un provvedimento che procura un ingiusto vantaggio patrimoniale o un danno ingiusto, indipendentemente dalla successiva percezione dei relativi benefici economici. Pertanto, la prescrizione del reato decorre dalla data di adozione del provvedimento illegittimo e non dalla data dell'ultima percezione del vantaggio patrimoniale indebito. Inoltre, la responsabilità penale per il reato di abuso di ufficio è personale e non può essere estesa ad altri concorrenti per fatti commessi da questi ultimi successivamente alla consumazione del reato. Infine, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto del reato di abuso di ufficio è ammissibile solo se il reato non è ancora prescritto e sussistono concreti e attuali elementi che giustificano il periculum in mora e il fumus commissi delicti, non essendo sufficiente il mero dato formale dell'adozione del provvedimento illegittimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. MOGINI Stefan - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale di Siracusa il 7/10/2016;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha conclus…

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