Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3148 del 23 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:3148PEN

Massima

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Il diritto di critica, quale forma di esercizio della libertà di manifestazione del pensiero, ricorre quando i fatti esposti, pur non essendo rigorosamente obiettivi e asettici, siano comunque veritieri o quanto meno l'accusatore sia fermamente e incolpevolmente convinto della loro veridicità. In tale contesto, il rispetto della verità del fatto assume un rilievo più limitato rispetto al diritto di cronaca, in quanto la critica, quale espressione di opinione meramente soggettiva, ha per sua natura carattere congetturale e non può pretendersi rigorosamente obiettiva. Ai fini della legittimità dell'esercizio del diritto di critica, è necessario che le espressioni utilizzate, pur potendo essere aspre e forti, non siano tuttavia gravemente infamanti e gratuite, ma siano pertinenti al tema in discussione e proporzionate rispetto al concetto da esprimere, tenuto conto del contesto dialettico in cui si realizza la condotta. Pertanto, il diritto di critica si configura come una causa di giustificazione che esclude la punibilità di coloriture ed iperboli, toni aspri o polemici, linguaggio figurato o gergale, purché tali modalità espressive siano funzionali all'opinione o alla protesta espressa, in considerazione degli interessi e dei valori che si ritengono compromessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. MOROSINI E. Mari - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/09/2017 della CORTE di APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Elisabetta Maria Morosini;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa LORI Perla, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
udito il difensore della parte civile, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo il rigetto del rico…

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