Il Comune, in forza della facoltà conferita dall'art. 22, comma 4, della legge regionale n. 6/2010, può individuare zone aventi valore archeologico, storico, artistico e ambientale dove l'esercizio del commercio su aree pubbliche è vietato o sottoposto a restrizioni particolari, al fine di salvaguardare tali zone. Pertanto, il diniego di rinnovo della concessione per l'attività di vendita di "souvenir" in una zona così individuata, come piazza Duomo a Milano, è legittimo, in quanto risponde all'esigenza di tutelare i valori storico-artistici e architettonici del centro cittadino. Tuttavia, in esecuzione di un provvedimento cautelare, l'amministrazione comunale ha l'onere di individuare per il concessionario un posteggio alternativo equivalente, inteso come avente analoghe caratteristiche dimensionali, di visibilità e di collocazione, senza che ciò comporti l'obbligo di garantire gli stessi introiti. Spetta quindi al concessionario scegliere, tra i posteggi alternativi offerti, quello ritenuto più idoneo alle proprie esigenze commerciali, non potendo egli pretendere di mantenere il posteggio originario situato in zona sottoposta a tutela.