Cassazione penale Sez. III sentenza n. 33818 del 13 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33818PEN

Massima

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Il delitto di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 è configurabile quando sussistono gravi indizi di un accordo criminoso tra più soggetti, volto alla commissione di una serie indeterminata di delitti di detenzione e spaccio di droga, con l'esistenza di una struttura organizzativa, anche rudimentale, idonea a realizzare concretamente il programma criminoso. A tal fine, non è necessaria una complessa e articolata organizzazione, essendo sufficiente l'impiego di mezzi e modalità operative che consentano un approvvigionamento stabile e duraturo di sostanze stupefacenti, nonché la ripartizione di compiti e ruoli tra i partecipi, anche se legati da semplici rapporti di fiducia. Ai fini dell'esclusione della fattispecie associativa in favore di quella di lieve entità prevista dai commi 6 dell'art. 74 e 5 dell'art. 73 del medesimo D.P.R., occorre una valutazione complessiva dell'attività concretamente svolta dal gruppo, con riferimento a mezzi, modalità, quantità e qualità delle sostanze, nonché alla durata e reiterazione delle condotte, in modo da accertare l'incompatibilità dell'organizzazione con il carattere della lieve entità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. ANDRONIO A. M. - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/10/2020 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Alessandro Maria Andronio;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Cuomo Luigi, ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO<…

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