Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 2162 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:2162SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal titolare di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande avverso il provvedimento di rimozione dell'occupazione abusiva del suolo pubblico antistante il suo locale e la conseguente chiusura temporanea dell'esercizio, afferma che: 1. L'occupazione del suolo pubblico da parte del ricorrente, accertata dalla Polizia Locale, deve ritenersi abusiva in quanto privo di idoneo titolo concessorio, non essendo sufficiente il fatto che l'area fosse stata regolarmente autorizzata per l'esercizio commerciale attiguo. I verbali di accertamento della Polizia Locale, in quanto muniti di fede privilegiata, possono essere contestati solo mediante querela di falso. 2. L'Ordinanza sindacale n. 258 del 2012, che costituisce il presupposto del provvedimento impugnato, è stata adottata legittimamente dal Sindaco nell'esercizio del potere discrezionale attribuitogli dall'art. 3, comma 16, della legge n. 94 del 2009, al fine di sanzionare le occupazioni totalmente abusive di suolo pubblico a fini commerciali, attraverso la previsione della chiusura temporanea dell'esercizio. Tale potere discrezionale è stato correttamente esercitato, in quanto la motivazione dell'Ordinanza evidenzia l'esigenza di tutelare il patrimonio pubblico e la qualità della convivenza sociale in un ambito territoriale di rilevanza storico-culturale. 3. Le censure proposte dal ricorrente, analoghe a quelle già respinte in un precedente giudizio, sono pertanto prive di fondamento, sicché il ricorso deve essere respinto.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/02/2017

N. 02162/2017 REG.PROV.COLL.

N. 13500/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 13500 del 2016, proposto da D'Ariano Gabriele. in proprio e come Titolare della omonima Ditta Individuale legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Claudio Coppacchioli, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Giacinto Carini, 32 - Pal. A;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato Alessandro Rizzo, con domicilio eletto presso gli Uffici dell’Avvocatura Capitolina in Roma, via Tempio di Giove, n. 21;

per l'annullamento, previa sospensione,

della determinazi…

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