Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33255 del 7 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:33255PEN

Massima

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Il delitto di atti persecutori (stalking) è procedibile d'ufficio quando l'autore risulti già essere stato destinatario di un provvedimento di ammonimento da parte dell'autorità di pubblica sicurezza ai sensi del D.L. n. 11 del 2009, art. 8, indipendentemente dalla formalizzazione di una querela da parte della persona offesa. Tale presupposto di procedibilità d'ufficio costituisce un requisito di carattere formale, basato sull'avvenuta adozione del provvedimento amministrativo di ammonimento prima della commissione delle condotte persecutorie, senza che sia necessaria un'espressa contestazione di tale circostanza nell'imputazione. Il giudice penale non può sindacare la legittimità dell'atto amministrativo di ammonimento, essendo tenuto a registrarne gli effetti giuridici ai fini dell'applicazione della disciplina penale, a prescindere dai presupposti fattuali che ne hanno determinato l'emanazione. Ai fini della configurabilità del reato di atti persecutori, rilevano anche le condotte successive all'entrata in vigore della relativa fattispecie incriminatrice, a prescindere dalla loro gravità, purché siano idonee a cagionare nella persona offesa uno stato di ansia e di timore per la propria incolumità. La valutazione della credibilità e attendibilità della persona offesa spetta al giudice di merito, il quale deve tenere conto di tutti gli elementi emersi nel corso del processo, senza che la circostanza di un successivo riavvicinamento tra l'autore e la vittima possa di per sé inficiare l'attendibilità delle dichiarazioni di quest'ultima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa l'08/04/2014 dalla Corte di appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MICHELI Paolo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SALZANO Francesco, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'Avv. (OMISSIS)…

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