Cassazione penale Sez. III sentenza n. 42056 del 6 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:42056PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata all'esercizio di una casa di prostituzione e al favoreggiamento della prostituzione può essere integrata anche dalla mera esplicazione di attività omogenee agli scopi del sodalizio, purché apprezzabili come concreto e causale contributo all'esistenza e al rafforzamento dello stesso, anche se non indispensabile o di secondaria importanza, attraverso l'assunzione di determinati e continui compiti, anche per settori di competenza. Inoltre, il reato di esercizio di casa di prostituzione può concorrere con quello di associazione per delinquere, non richiedendo il primo l'esistenza di una struttura associativa ma soltanto la presenza di un soggetto che sovraintenda alla gestione della casa in posizione sovraordinata rispetto alle prostitute. Infine, ai fini dell'integrazione del reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, è sufficiente qualsiasi attività sessuale posta in essere dietro corrispettivo di denaro, con la possibilità per il cliente di interagire sulle attività compiute dalla prostituta, ovvero la condotta diretta a favorire e sfruttare prestazioni che oggettivamente siano tali da stimolare l'istinto sessuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/11/2014 della Corte di Appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RICCARDI Giuseppe;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa FILIPPI Paola, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 28/11/2014 la Corte di Appello di Bologna - in parz…

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