Consiglio di Stato sentenza n. 3257 del 2012

ECLI:IT:CDS:2012:3257SENT

Massima

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Il diritto all'indennizzo ai sensi dell'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990 sorge in capo al concessionario di un bene pubblico in caso di revoca del provvedimento concessorio, a prescindere dalla causa che ha determinato tale revoca, ivi compresa l'ipotesi di sdemanializzazione del bene. Tuttavia, tale diritto all'indennizzo può essere escluso o limitato in presenza di specifiche previsioni regolamentari che disciplinano la concessione, come nel caso in cui il regolamento comunale preveda espressamente la decadenza del rapporto concessorio senza diritto ad alcun indennizzo. Pertanto, la determinazione dell'indennizzo spettante al concessionario deve essere effettuata tenendo conto sia delle disposizioni di legge, sia delle eventuali clausole regolamentari che disciplinano il rapporto concessorio, al fine di individuare correttamente la misura dell'indennizzo dovuto, nel rispetto dei principi di ragionevolezza e proporzionalità.

Sentenza completa

N. 03802/2010
REG.RIC.

N. 03257/2012REG.PROV.COLL.

N. 03802/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3802 del 2010, proposto da:
COMUNE DI STATTE, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. Francesco Caricato, con domicilio eletto presso l’avv. Francesco Caricato in Roma, via Silla, n. 91;

contro

CARDELLICCHIO NICOLA E SPORTELLI ROSA, rappresentati e difesi dagli avv. Erminia Del Medico e Cataldo Pentassuglia, con domicilio eletto presso Erminia Del Medico in Roma, Circonvallazione Trionfale, n. 145;

nei confronti di

RE.DE. S.R.L., in persona del legale rappresentante in carica, non costituita in giudizio;

per la riforma

della sentenza breve del T.A.R. …

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