Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44627 del 5 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:44627PEN

Massima

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Il provvedimento di custodia cautelare in carcere, disposto dal giudice per le indagini preliminari e confermato dal tribunale del riesame, è legittimo quando sussistono gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati contestati all'indagato, nonostante l'intervenuta rinuncia al ricorso per cassazione. Il giudice, nel valutare l'adeguatezza della misura cautelare, deve tenere conto della gravità dei reati ipotizzati, del pericolo di fuga e di reiterazione del reato, nonché di ogni altro elemento rilevante ai fini della proporzionalità e dell'idoneità della misura stessa a soddisfare le esigenze cautelari. La decisione di inammissibilità del ricorso per cassazione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, oltre alla trasmissione degli atti al direttore dell'istituto penitenziario per i provvedimenti di competenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovann - Consigliere

Dott. VERGA Giovann - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Bologna, sezione del riesame in data 3/5/2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)) di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del…

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