Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20262 del 14 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:20262PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: In tema di "contestazione a catena", la disciplina prevista dall'art. 297 c.p.p., comma 3, sulla retrodatazione dei termini di durata della custodia cautelare relativi a misura disposta con ordinanza successiva, non trova applicazione nell'ipotesi in cui per i fatti riguardanti la prima ordinanza l'imputato sia stato condannato con sentenza passata in giudicato prima dell'adozione della seconda misura cautelare. Ciò in quanto il principio preclusivo del ne bis in idem è applicabile anche con riferimento alle decisioni emesse a conclusione dei procedimenti incidentali e speciali, come quello cautelare, in cui, pur non formandosi un vero e proprio giudicato, si realizza comunque l'effetto preclusivo di cui all'art. 666 c.p.p., comma 2, richiamato dall'art. 678 c.p.p. Per superare tale preclusione è necessario che vengano dedotti nuovi motivi idonei a far ritenere superata la situazione in essere al momento della prima decisione o che vengano prospettate questioni che, pur risultando dagli atti del procedimento, non abbiano mai formato oggetto di valutazione. Il mutamento di giurisprudenza, anche di legittimità, su una questione già dedotta non è sufficiente a far ritenere non coperta dal "giudicato cautelare" la questione stessa, in quanto la preclusione opera sulle questioni e non sulle argomentazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CANZIO Giovanni - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AN. ST. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 12/08/2008 TRIB. LIBERTA' di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. CAVALLO ALDO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. Iacoviello Francesco Mauro, il quale ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

OSSERVA

1. Il (OMESSO) AN. St. veniva tratto in arresto in flagranza del reato ex Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, arti…

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