Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10519 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:10519SENT

Massima

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L'occupazione sine titulo di un bene immobile da parte della pubblica amministrazione, in assenza di un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità, configura un illecito permanente ai sensi dell'art. 2043 c.c. che non può comportare l'acquisizione del fondo da parte dell'amministrazione, salvo i casi previsti dall'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001. In tali ipotesi, l'amministrazione è tenuta ad adottare un provvedimento espresso, entro un termine ragionevole, con cui disporre l'acquisizione del bene al suo patrimonio indisponibile, previo pagamento dell'indennizzo al proprietario, ovvero la restituzione del bene al legittimo proprietario, con onere di ripristino dello stato dei luoghi. In caso di inerzia dell'amministrazione, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta affinché provveda in luogo dell'amministrazione inadempiente, nel rispetto dei principi di legalità, imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa. La scelta tra acquisizione e restituzione rientra nella discrezionalità dell'amministrazione, la quale deve motivare adeguatamente la propria determinazione sulla base di un'attenta valutazione degli interessi pubblici e privati in conflitto, senza che il giudice possa sostituire la propria valutazione a quella dell'autorità competente. L'azione avverso il silenzio dell'amministrazione, ai sensi dell'art. 117 c.p.a., mira sia all'accertamento dell'obbligo di provvedere, sia all'adozione del provvedimento espresso, con possibilità per il giudice di formulare un giudizio di spettanza del bene della vita agognato dal ricorrente, qualora emerga la fondatezza sostanziale della pretesa azionata in giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/06/2023

N. 10519/2023 REG.PROV.COLL.

N. 13155/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13155 del 2022, proposto da
Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Roma – A.T.E.R. di Roma – (già Istituto Autonomo per le Case Popolari della Provincia di Roma – I.A.C.P. di Roma), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Deborah Cotogno, Manuela Cordova e Montellanico Marco, con domicilio digitale in atti;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Giorgio Pasquali, con domicilio digitale in atti;

per l'accertamento

- dell’illegittim…

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