Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26790 del 1 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:26790PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di sorveglianza, nel valutare la richiesta di detenzione domiciliare di un condannato affetto da disturbi psichici, deve verificare se le condizioni di salute dello stesso siano talmente gravi e incompatibili con il regime carcerario da giustificare l'applicazione di tale misura alternativa, ai sensi dell'art. 47-ter, comma 1, lett. c) della legge sull'ordinamento penitenziario. Ove le condizioni di salute non siano ritenute particolarmente gravi, il giudice può legittimamente rigettare la richiesta di detenzione domiciliare, anche in presenza di una pena residua inferiore ai quattro anni di reclusione, qualora ritenga che il condannato possa essere adeguatamente curato all'interno del carcere. Il giudice è inoltre tenuto a motivare adeguatamente il proprio provvedimento, valutando tutti gli elementi probatori rilevanti, inclusi quelli favorevoli al condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) SP. GI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 24/02/2009 TRIB. SORVEGLIANZA di MESSINA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPOZZI RAFFAELE;

lette le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

con provvedimento del 24-27 febbraio 2009, il Tribunale di Sorveglianza di Messina ha respinto l'istanza con la qu…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.