Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 17546 del 2010

ECLI:IT:TARNA:2010:17546SENT

Massima

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La pubblica amministrazione può legittimamente revocare in autotutela un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole, anche se questo ha già prodotto effetti favorevoli nei confronti del destinatario, qualora sopravvengano nuovi motivi di pubblico interesse ovvero si verifichi un mutamento della situazione di fatto o una nuova valutazione dell'interesse pubblico originario. Il potere di autotutela decisoria della P.A. non ha come unica finalità il mero ripristino della legalità, ma costituisce una potestà discrezionale che deve contemperare la verifica di determinate condizioni, previste dall'ordinamento, concernenti l'opportunità di correggere l'azione amministrativa svoltasi illegittimamente. Oltre all'attualità di un interesse pubblico distinto ed ulteriore rispetto al mero ripristino della legalità violata, rilevano anche gli interessi di tutte le parti coinvolte e il tempo trascorso dalla determinazione viziata. L'esercizio della potestà di autotutela decisoria richiede non solo l'esistenza di un vizio dell'atto da rimuovere, ma anche la sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla sua rimozione e la sua comparazione con gli interessi privati sacrificati, quando, per effetto del provvedimento reputato illegittimo, siano sorte posizioni giuridiche qualificate dall'apparenza di uno stato di diritto basato sull'atto da ritirare, rilevando l'affidamento ingenerato nell'interessato in merito alla legittimità del provvedimento. Pertanto, la revoca di un provvedimento amministrativo assume una funzione più propriamente adeguatrice, intesa in termini di attualizzazione delle modalità di perseguimento dell'interesse pubblico specifico, la cui cura deve seguire la costante dinamica evolutiva. Sia la revoca che l'annullamento hanno come oggetto immediato l'eliminazione di un precedente atto o provvedimento di primo grado, cui coniugare l'esigenza di un'azione amministrativa che si ponga pur sempre come cura attuale dell'interesse pubblico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA CAMPANIA
SEZIONE QUINTA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
ex art. 21 e 26 della legge 1034/71 e successive modifiche e integrazioni, nonché art. 74 cod. proc. ammin., sul ricorso numero di registro generale 4543 del 2010, proposto dalla Sig.ra Ca.Ro., rappresentata e difesa dall'Avv. An.Te. ed elettivamente domiciliata presso lo studio dell'Avv. Da.Ca. in Napoli;
contro
ASL Napoli 2 Nord in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avv. Am.Ca. ed elettivamente domiciliata presso la Segreteria del TAR di Napoli;
nei confronti di
Am.Fr.Pa., non costituito;
La.Ro., non costituita;
Am.Gi., non costituito;
Am.Eu., non costituito;
Ru.Gi., rappresentato e difeso dagli Avv. An.Na. e Sa.Ra. ed elettivamente domiciliato presso lo studio di quest'ultimo in Napoli;
per l'annullamento
previa sospen…

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