Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18376 del 15 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18376PEN

Massima

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La confisca di beni di cui il proposto risulti avere la effettiva disponibilità, pur se intestati a terzi, è legittima quando il loro valore risulti sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e non sia stata fornita prova della loro provenienza lecita, dovendosi presumere che essi costituiscano il reimpiego di proventi di attività illecite, anche in assenza di una specifica condanna penale. Tale presunzione opera anche per i beni intestati al coniuge, ai figli e agli altri conviventi, in assenza di dimostrazione della loro autonoma capacità economica, essendo sufficiente che il proposto abbia la effettiva disponibilità dei beni, indipendentemente dalla loro formale intestazione. La motivazione del provvedimento di confisca è adeguata quando, attraverso un'analitica disamina degli elementi acquisiti, risulti logicamente giustificata la conclusione circa la provenienza illecita dei beni, senza che sia necessario un puntuale riscontro di ogni singola argomentazione difensiva, essendo sufficiente che le ragioni poste a fondamento della decisione siano coerenti e sorrette da elementi di fatto, ancorché suscettibili di diverse valutazioni. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di confisca è limitato alla verifica della sua conformità ai parametri legali, senza possibilità di riesame degli elementi di fatto, riservato al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 25/2010 CORTE APPELLO di LECCE, del 22/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

lette le conclusioni del P.G. Dott. GIALANELLA Antonio che ha chiesto dichiararsi inammissibilita' il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di appello di Lecce, con decreto del 22/11/2010, confermava il decre…

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