Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45101 del 23 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:45101PEN

Massima

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Il possesso ingiustificato di un coltello al di fuori della propria abitazione, anche se di modeste dimensioni, integra il reato di cui all'art. 4 della Legge n. 110 del 1975, in quanto la condotta negligente dell'agente è sufficiente a configurare l'elemento psicologico del reato. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato, non è tenuto a rinnovare l'istruttoria per visionare l'arma, essendo sufficiente l'accertamento del fatto materiale, ovvero il possesso del coltello fuori dalla propria abitazione senza giustificato motivo. Il ricorso avverso la sentenza di condanna è dichiarato inammissibile qualora risulti generico e privo di specifica motivazione, non potendo fondarsi sulla mera richiesta di rinnovazione dell'istruttoria. In tali casi, il condannato è altresì tenuto al pagamento delle spese processuali e di una somma a titolo di sanzione pecuniaria a favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. BONITO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PU. FR. SA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3/2009 TRIB. SEZ. DIST. di CHIARA VALLE CENTRALE, del 15/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/11/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLA PIRACCINI;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Iacoviello chiedeva l'inammissibilita' del ricorso;

Rilevato che il difensore non…

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