Il diniego di un permesso di costruire per la realizzazione di un impianto sportivo polivalente, fondato sull'erronea ritenuta insussistenza di una previa dichiarazione di pubblica utilità e conseguente annullamento degli atti della procedura espropriativa, è illegittimo. Tuttavia, il successivo contrasto giurisprudenziale sulla sussistenza della dichiarazione di pubblica utilità esclude la colpa dell'amministrazione comunale nell'adozione del provvedimento illegittimo, precludendo il risarcimento del danno. I termini processuali dimidiati ex art. 119 c.p.a. si applicano anche alla riassunzione del giudizio a seguito di annullamento con rinvio, con conseguente irricevibilità del ricorso tardivamente riassunto. La sospensione del giudizio risarcitorio in attesa dell'esito del giudizio pregiudicante, disposta ai sensi dell'art. 337, comma 2, c.p.c., consente a ciascuna parte di riassumere il processo senza attendere il passaggio in giudicato della sentenza che ha definito il giudizio pregiudicante.