Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32820 del 6 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:32820PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto dal giudice quando sussistono gravi indizi di reato e il pericolo che la libera disponibilità dei beni possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato o agevolare la commissione di altri reati. A tal fine, il giudice deve valutare attentamente gli elementi di prova e le deduzioni difensive, motivando in modo chiaro e logico il nesso di pertinenzialità tra i beni sequestrati e i reati ipotizzati. Pur non essendo necessario l'accertamento definitivo del reato presupposto della ricettazione, il giudice deve comunque valutare la provenienza delittuosa dei beni sulla base di elementi concreti, senza poter presumere tale provenienza sulla sola base di massime di esperienza o di caratteristiche intrinseche dei beni, specie se si tratta di beni mobili non registrati e suscettibili di circolazione. La motivazione del provvedimento di sequestro deve essere adeguata e coerente, senza omettere di esaminare le deduzioni difensive rilevanti e senza confondere l'elemento soggettivo con quello oggettivo dei reati contestati. Il mancato riconoscimento da parte delle persone offese di alcuni beni sequestrati non può essere automaticamente superato attraverso il ricorso a presunzioni o a valutazioni generiche sulla natura e sulle modalità di custodia dei beni stessi, essendo necessario un accertamento più approfondito della loro provenienza delittuosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/02/2022 del TRIBUNALE DI GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI FRANCOLINI;
uditi il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione FRANCESCA CERONI, che ha chiesto di dichiarare l'inammissibilita' dei ricorsi, e per i ricorrenti l'avvocato (OMISSIS) che ha insistito nell…

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