Il provvedimento di revoca dell'accreditamento di un organismo di formazione professionale può essere legittimamente adottato dall'Amministrazione competente qualora siano accertati gravi irregolarità nella gestione e rendicontazione delle attività formative, anche sulla base di provvedimenti non definitivi dell'Autorità Giudiziaria, a meno che l'organismo non dimostri di aver adottato concrete misure di dissociazione dalla condotta contestata, provvedendo alla sostituzione dei rappresentanti e all'esercizio di azioni di responsabilità. L'interesse al ricorso per l'accertamento dell'illegittimità del provvedimento di revoca permane anche in caso di successiva dichiarazione di fallimento dell'organismo, al fine di far valere un'eventuale pretesa risarcitoria nell'ambito della procedura concorsuale. Tuttavia, l'accertamento dell'illegittimità del provvedimento di revoca è subordinato alla verifica che il fallimento non sia dipeso in via esclusiva dalla situazione di dissesto economico dell'organismo, indipendentemente dall'adozione del provvedimento impugnato.