Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2259 del 2019

ECLI:IT:TARSA:2019:2259SENT

Massima

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L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento amministrativo a contenuto vincolato, che l'autorità comunale è tenuta ad adottare qualora accerti l'esecuzione di interventi realizzati in assenza o difformità dal prescritto titolo abilitativo. Tale ordinanza è sufficientemente motivata con il mero richiamo agli accertamenti compiuti, alla descrizione delle opere abusive e alla puntuale individuazione delle norme urbanistiche violate, senza che sia necessaria un'autonoma valutazione discrezionale da parte del dirigente competente. La possibilità di sanatoria o di regolarizzazione delle opere, pur rilevante ai fini dell'esecuzione dell'ordine di demolizione, non incide sulla legittimità dell'ordinanza, la quale trova il suo fondamento nell'oggettiva constatazione dell'abusività degli interventi e nella conseguente applicazione della sanzione ripristinatoria prevista dalla legge. Pertanto, l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, adottata in presenza dei presupposti di legge, è un provvedimento legittimo e doveroso, che non richiede una puntuale motivazione in ordine alla valutazione della compatibilità urbanistica degli interventi, né una preventiva comunicazione di avvio del procedimento, essendo tali adempimenti superflui in ragione della natura vincolata dell'atto. La firma congiunta del responsabile del procedimento e del dirigente competente all'adozione del provvedimento non inficia la validità dell'ordinanza, in quanto entrambi i soggetti operano nell'ambito della medesima struttura organizzativa e sono titolari di competenze specifiche in materia edilizia.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/12/2019

N. 02259/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01095/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 1095 del 2008, proposto da:
Maddalena Mirra, Patrizia Russo e Sabrina Russo, la prima anche in proprio e tutte quali eredi dell’originario ricorrente, Russo Francesco, rappresentate e difese dall’Avv. Angela Ferrara, con domicilio eletto, in Salerno, alla via Agostino Nifo, 2;

contro

Comune di Sant’Egidio del Monte Albino, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. Francesco Armenante, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto, in Salerno, alla Piazza della Libertà, 17;

per l’annullamento

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