Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8285 del 29 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8285PEN

Massima

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Il concorso nell'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di falso e truffa può essere desunto da un complesso di elementi indiziari, quali il rapporto di amicizia e conoscenza tra l'imputato e gli altri partecipi dell'associazione, la sua presenza in luoghi e contatti telefonici rilevanti per l'attività criminosa, il suo apporto materiale alla produzione di documenti falsi, nonché la consapevolezza del contesto associativo in cui operava e la percezione di una remunerazione per la sua collaborazione. Tali elementi, valutati complessivamente e in modo unitario, possono integrare la prova del contributo dell'imputato all'associazione e del suo dolo, anche in assenza di una contestazione specifica di singoli reati-fine, purché risulti il suo coinvolgimento nelle diverse fasi dell'attività criminosa. Il giudice di merito può legittimamente negare le attenuanti generiche, pur in presenza di ammissioni tardive dell'imputato, in considerazione della gravità e della durata della condotta, della pericolosità sociale desumibile dai precedenti penali e dalla commissione dei reati durante la sottoposizione a misura cautelare, nonché della sproporzione tra il contributo dell'imputato e la sua richiesta di clemenza. Analogamente, l'applicazione dell'aumento di pena per la recidiva e per la continuazione tra i reati-fine dell'associazione può essere adeguatamente motivata sulla base degli elementi probatori acquisiti, a prescindere da dichiarazioni di estraneità rese dall'imputato in sede di interrogatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. FUMO M. - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. CATENA Rossell - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/11/2014 della Corte d'Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. IZZO Gioacchino, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.
uditi i difensori, avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS) per (OMISSIS) e avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'avv. (…

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